Tra i fattori di rischio che possono portare a malattie cardiovascolari possiamo trovare:

• Il fumo
• L’ipertensione
• Colesterolo alto
• Stile di vita sedentario
• Abuso di alcol
• Cattive abitudini alimentari

Potrebbe essere determinante risalire ad eventuali storie familiari di malattie cardiovascolari. Esso è un fattore non modificabile e può aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiache. Ultimo ma non ultimo in termini di importanza, anche il peso può essere caratterizzato da un alto valore di colesterolo (iperlipidemia), ipertensione, oppure diabete di tipo 2. Uno stato di obesità può amplificare tali fattori di rischio, che possono aumentare di gravità e dunque la possibilità di sviluppare malattie che interessano l’apparato cardiocircolatorio. Ma quali sono queste malattie?

Le malattie cardiovascolari vengono classificate in base ad una tipologia di effetto che si determina sul cuore e sulle vene, ma anche su condizioni cliniche che coinvolgono il cervello. Ma quando la malattia attacca il cuore?

L’infarto del miocardio avviene quando è in atto un processo di necrosi di una parte del muscolo cardiaco. Questo determina il restringimento di un’arteria o la sua completa occlusione. Anche l’angina pectoris si manifesta con un dolore generalizzato al petto. Essa può verificarsi quando vi sono delle restrizioni nelle arterie coronariche che inibisce un corretto afflusso del sangue. Possono dunque conseguire in scompensi nel funzionamento del cuore, manifestato ad esempio come “uno sforzo fisico intenso”.

L’aterosclerosi può essere causata da altre patologie che affliggono il sistema cardiaco. Come un indurimento dei vasi sanguigni, o la formazione di depositi di grasso o colesterolo nella parte interna. Tutte cause che possono portare ad un maggiore sforzo del cuore, o la possibilità di ostruire le arterie.